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a cura della Dott.ssa Graziella Viganò

 

Anche la sete può essere un elemento utile per l’omeopata veterinario per arrivare alla corretta prescrizione del rimedio. Il modo in cui l’animale si rapporta all’elemento “acqua” può fornire indicazioni preziose. Osservare il proprio animale mentre beve può aiutarci a capirlo meglio. Non è solo la quantità di acqua che assume, ma è anche la frequenza con cui va a bere, i luoghi in cui preferisce farlo (ci sono gatti, per esempio, che vogliono bere solo acqua corrente e trovano varie strategie per ottenere questa modalità dai proprietari) e tutto quello di peculiare che ruota intorno all’evento “bere” (per esempio l’utilizzo delle zampe o il rovesciare la ciotola). Tutto questo può essere inserito nel tema più ampio del rapporto con l’acqua. Il piacere o la difficoltà del bagnarsi, il desiderio di entrare in tutte le pozzanghere o il perenne tentativo di evitarle accuratamente, la curiosità di bere in ogni pozza o l’esigenza di bere soltanto a casa propria. 

 

I nostri animali sono fonte inesauribile di scoperte e impiegare del tempo nell’osservarli ci consente di conoscerli meglio e ci permette di aiutare il terapeuta nel percorso verso la guarigione.

LA SETE NEL GATTO

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