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La medicina comportamentale è una branca della veterinaria che si occupa di curare e riabilitare gli animali con disturbi o patologie di comportamento come ad esempio l’aggressività, l’iperattività, l’incapacità di restare da solo, le manifestazioni ansiose e depressive e svariate altre. Per attuare questa riabilitazione i medici veterinari comportamentalisti si avvalgono di varie terapie di comportamento e, tra queste, la terapia omeopatica.
La somministrazione di un farmaco omeopatico adeguato al paziente consente all’animale di ritrovare un equilibrio, favorendo quindi l’attuazione di altri tipi di intervento più strettamente comportamentali, come ad es. il recupero di una corretta relazione con il proprietario piuttosto che un lavoro specifico sull’animale per modificare alcune sue modalità di reazione.
Pertanto, nella ricerca del rimedio più adatto, si tiene conto delle espressioni comportamentali presentate e del modo con cui l’animale cerca di adattarsi alle situazioni, non dimenticando le caratteristiche della specie (cane, gatto, cavallo etc.) di appartenenza.
L’omeopatia dunque si inserisce perfettamente nella terapia di comportamento in quanto tiene conto non solo del singolo individuo, ma anche di ogni scambio comunicativo che l’animale ha con il proprio ambiente di vita (proprietario, altri animali, ambiente fisico, eccetera).
Il farmaco omeopatico, predisponendo il paziente a una migliore capacità adattativa, ha la funzione di guidare l’animale con disturbi comportamentali a un recupero più profondo, in quanto agisce stimolando le risorse presenti nel paziente stesso.